Davide e Betsabea – Storia

Davide, o David, (in ebraico דָּוִד בֶּן יִשַׁי, David ben Yishay; Betlemme, 1040 … Nell’ebraismo, Davide, della tribù di Giuda, è il re di Israele e da lui … andarono da Davide e ottennero da lui che Salomone, figlio di Betsabea,

 

Betsabea (in ebraico בת שבע bath sheba’, che significa “settima figlia” o “figlia del giuramento”) era dapprima la moglie di Uria l’Ittita e più tardi del re Davide, cui partorì tre figli, il secondo dei quali fu Salomone e il terzo Natan.

 

Storia di Davide e Betsabea

 

I personaggi

Davide: Re d’Israele
Uria l’Hittita: Guerriero hittita naturalizzato ebreo e marito di Betsabea
Betsabea:
 in ebraicoBathshebba, moglie di Uria e amante di re Davide
Natan: Profeta

 

La storia

La vicenda è narrata nella Bibbia, nel Secondo Libro di Samuele, un testo tanto intrigante che ai giorni nostri ne hanno tratto un Film, un classico Colossal.

Davide, benedetto Re d’Israele dal sacerdote e profeta Samuele, mentre i suoi soldati sono impegnati a devastare il paese degli Ammoniti ed a porre l’assedio ad una città, rimasto nel suo palazzo a Gerusalemme, dalla terrazza vede la figlia di Eliam, Betsabea, he fa il bagno.

Storia di Davide e Betsabea

Davide incantato dalla sua bellezza e sconvolto dal desiderio, pur sapendo che lei è la moglie di Uria, uno dei suoi più valorosi comandanti, la convoca ed ha con lei un rapporto carnale.

Betsabea presto rimane incinta e questo comporterebbe per lei la pena di morte per flagrante adulterio: suo marito è in guerra, nell’assedio dell’attuale Amman in Giordania.

Storia di Davide e Betsabea

Davide per salvare Betsabea, richiama a palazzo il marito, lo informa del bambino in arrivo e lo invita ad andare a casa per avere con la moglie rapporti sessuali che giustifichino la gravidanza.

Uria, offeso e infuriato rifiuta, perché Davide ha già più mogli dalle quali ha parecchi figli ed un numero imprecisato di concubine e il re è costretto a trovare un’altra soluzione.

Storia di Davide e Betsabea

Davide, che non ha nessuna intenzione di perdere Betsabea, della quale è davvero innamorato e che vuole sposare (in seguito da lei avrà quattro figli, uno dei quali sarà Salomone), consegna a Uria un messaggio da portare al suo comandante, generale Ioab.

Uria diventa così l’inconsapevole messaggero della sua condanna a morte.

Infatti, Davide, nel messaggio, ordina al generale di mandare Uria in prima fila perché muoia in battaglia, cosa che avviene in breve tempo.

Per Davide questo risolve tutto: può finalmente sposare, senza alcun rimorso, l’amata Betsabea, ora vedova.

Ma nel silenzio si leva solitaria una voce, quella del profeta Natan che si presenta al re e gli racconta una parabola.

È la storia di due uomini, un ricco proprietario di armenti e un pastore che aveva una sola pecora.

Quando il profeta chiede a Davide come deve essere giudicato il ricco proprietario quando si impossessa dell’unica pecora del pastore, Davide, sdegnato, grida che quel ricco merita la morte, autocondannandosi.

Perchè è a questo punto che il profeta gli punta l’indice contro gridandogli: “Sei tu quell’uomo!” e lo accusa non solo di adulterio, ma anche di omicidio.

Davide, ritornato alla sincerità della sua coscienza, confessa la sua colpa: “Ho peccato contro il Signore!”.

Queste parole sono il punto di partenza del Salmo 51, il famoso Miserere, che la tradizione mette sulle labbra di Davide: “Pietà di me, secondo la tua misericordia; nella tua bontà cancella il mio peccato. Riconosco la mia colpa, il mio peccato mi sta sempre davanti…” ecc.